Il quartiere arabo dell’Albayzin

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Il quartiere arabo dell'Albayzin

Non puoi fare un viaggio a Granada e non vedere il meraviglioso quartiere arabo dell’Albayzin!

Questo quartiere non ha niente a che vedere con il resto di Granada, è diverso da tutti gli altri perchè conserva ancora la sua essenza andalusa.

Consigliamo ai viaggiatori di passeggiare per le stradine strette dell’Albayzin e scoprire da soli gli angoli di questo singolare quartiere, di fermarsi a recuperare le forze nelle sue piazze e nei suoi punti panoramici con vista unica e di assaporare il fascino del quartiere con i suoi negozi e le terrazze dei bar.

Questo quartiere si trova sulle pendici occidentali del Cerro de San Miguel, sulla riva destra del fiume Darro e di fronte alla collina dell’Alhambra.

L’origine del termine Albayzin è molto discussa: per alcuni si riferisce ai suoi abitanti, gli ispano-musulmani di Baeza (al-Bayyasin), che occuparono questo luogo dopo la caduta della città in mani cristiane nel 1227; per altri significa “quartiere dei falconieri” o, secondo Ibn al Jatib, “quartiere su un pendio”.

Ha strette strade, cortili con alberi e fiori, terrazze, cisterne e fontane pubbliche. Durante la lunga dominazione arabo-berbera ed ebraica visse il momento di massimo splendore, giungendo ad avere circa 60 mila abitanti e ben 26 moschee.

Il quartiere presenta una marcata impronta araba. I punti di interesse all’interno del quartiere comprendono i resti di un complesso di bagni arabi, il museo archeologico di Granada, la chiesa di San Salvador costruita sulle macerie di una moschea e il Mirador di San Nicolás, che permette una spettacolare vista dell’Alhambra.

Nel 1984 il quartiere arabo dell’Albayzin venne dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO insieme all’Alhambra ed al Generalife meritando questo riconoscimento non solo per le sue caratteristiche stradine pavimentate in pietra (a volte senza via d’uscita) che conducono alle tipiche ville (carmen) con giardini e fontane di chiara inspirazione musulmana, ma anche per la storia e le antiche vestigia che ancora si conservano.

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